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Agli inizi del 2000 la Cooperativa Edilizia “G. Di Vittorio”, insieme ad altri operatori, prende parte al più grande progetto di riqualificazione urbana, che Torino abbia mai promosso: Spina 3. Si tratta di un gigantesco intervento di riordino urbanistico, destinato al recupero di un’area, un tempo occupata dalle industrie pesanti torinesi che, a seguito dei processi di deindustrializzazione, era divenuta un “buco nero nella città” e una possibile fonte di degrado per le aree circostanti. In quest’area

La Cooperativa si rende protagonista della costruzione di uno dei villaggi olimpici destinati all’accoglienza dei media per Torino 2006. Con l’edificazione della Torre Antonino Monaco viene realizzato il palazzo residenziale più alto di Torino, elemento caratterizzante del volto nuovo di una città in trasformazione. All’interno di Spina 3 la Cooperativa Edilizia “G. Di Vittorio” e la Cooperativa Edilizia San Pancrazio realizzano circa 1600 alloggi che già contengono principi costruttivi di eco-sostenibilità.

Ed è proprio a Spina 3 è insediato dal 1996 l’Environment Park, il parco tecnologico per la ricerca sull’ambiente e l’energia alternativa, che diventa presto partner progettuale della Cooperativa Edilizia “G. Di Vittorio”, influenzandone le scelte costruttive. La sensibilità verso l’ambiente e le nuove tecnologie sul risparmio energetico e la bioedilizia rappresentano una nuova sfida per la Cooperativa. Si tratta di cambiamenti, in grado di ridurre l‘impatto ambientale delle costruzioni e favorire grandi risparmi nei consumi delle famiglie di soci, che andranno a vivere nei nuovi alloggi.